“…Ero una rotella piccolissima dell’ingranaggio e volevo svolgere i miei compiti al meglio. Un soldatino e niente di più: con tante esperienze sui libri, nessuna nell’esercito e nella guerra e ben poche in qualsiasi altro campo, se si esclude l’alpinismo, che è pur sempre una buona scuola di vita…
I discorsi con i molti amici tra i miei compagni, Franco Berlanda “Grigia”, Armando Canova “Il Biondo Malefico”, Ruggero Cominotti “VInassa”, Nello Corti “Nello”, Gian Casé “Katiuscia”… i miei compagni erano tutti, anagraficamente, cresciuti e formati in epoca fascista, non avevano ricevuto informazioni su quanto di “altro” succedesse nel mondo e nella Storia, avevano assistito… alle sconfitte del regime, che tuttavia era riuscito a tenere in piedi una facciata di struttura dello stato… Ma l’8 settembre non avevano avuto esitazioni e avevano compiuto in totale naturalezza una scelta di campo, quella dell’antifascismo(…) E.G.Tedeschi