“… All’Ospizio si entrava dal primo piano perché la neve era tanta. Ci hanno accolti con calore e papà ha fatto una cosa che non faceva mai: mi ha abbracciata. Mo ha abbracciata e ha detto: “Ce l’abbiamo fatta!”(O Elter continua…)
«Quando sono arrivati i fascisti a Cogne, noi che eravamo in Francia siamo stati licenziati in tronco: io avevo già 26 anni di lavoro, e a mia moglie furono tolte tutte le tessere. Con l’amnistia di Mussolini, che liberava chi si fosse arreso, due squadre erano ritornate: io sono stato in Francia fino alla primavera del 1945, prima con gli americani e poi con gli inglesi.(Cipriano Savin – intervista