17/11: L’ospizio

….all’Ospizio siamo rimasti cinque giorni e io avrei tanto voluto rimanere lì per sempre, perché era caldo, si mangiava, c’erano quei bei letti, ogni giorno arrivavano i partigiani dell’albergo Italia…. Fuori continuava a soffiare la tormenta…C’erano con noi il notaio Oliietti e Duc che raccontava storielle…Una volta padre Manna, con cui avevamo fatto amicizia, mi aveva portata nel coro della chiesa a vedere una loro cerimonia religiosa
. Ero lì nascosta in alto e ancora ho negli occhi quello spettacolo bellissimo: i frati erano vestiti di rosso e facevano dei movimenti che parevano coreografati…. C’era da visitare la Morgue, ma io non ci sono andata, è andato Piero e mi ha raccontato di tutte quelle mummie in fila. Poi è arrivato il sole e i frati sciavano e sciavano così bene come avevo visto solo un mese prima a Colonna. Piero ha sciato con loro. Non c’era più la tormenta e bisognava ripartire.(O.Elter op.cit)

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