(…)Quando è morto il secondo partigiano di Cogne, in seguito a ferite, mi pare che Giorgio lo avesse assistito all’infermeria della Cogne. Al funerale c’erano i suoi parenti, che piangevano, urlavano. La mamma ha detto a Giorgio: “Perché fanno così?Non si fa così…”
e Giorgio le ha risposto: “Ma se muoio io, forse anche tu fai così.”(…)Orsetta Elter op cit