(…)Avevo frequentato i corsi della scuola di fabbrica della Cogne, che preparava delle ottime maestranze specializzate in vari mestieri; il mio è di meccanico, e l’anno precedente, ultimo del corso, avevamo visitato le miniere di Cogne; durante la visita ebbi modo di notare la dotazione di macchine utensili dell’officina di manutenzione dei macchinari della miniera, funivia, teleferica, trattamento minerali e trenino Cogne Acquefredde.
Penso che forse potrei fabbricare i pezzi mancanti alla nostra mitragliatrice, se quella in funzione a Cogne fosse identica alla nostra.Esterno il mio pensiero al gruppo (…)ed ecco che, senza preavvisarmi, il mio caro amico Nino Bertello, mi fa il tiro mancino, e va a spifferare il tutto al comandante della banda, “De Gaulle,” (Louis Ducourtil).
(…)
“De Gaulle” quindi mi invita a seguirlo e mi conduce ad un fabbricato sottostante, di poco isolato dagli altri tre che formano La Chervaz, che chiamiamo pomposamente il Tribunale, perché ivi si tengono i processi ai prigionieri, non solo ai nostri, ma anche a quelli provenienti dalle altre bande.
Con mia somma sorpresa vengo presentato al comandante “Mésard”,(Cesare Ollietti), che siede ad un tavolo con altri componenti del comando zona. (Ernesto Breuvé …continua)