Aurora Novella Vuillerminaz
Medaglia d’argento al valore militare alla memoria, era nata a Saint-Vincent
(frazione Conoz) il 25 febbraio 1922.
Il 13 marzo 1941 si sposa con Giulio Ourlaz e inizia a lavorare nelle
ferrovie. Partigiana a Cogne nel gruppo Ourlaz dal 2 giugno 1944 e nella banda
“Arturo Verraz” dal 6 luglio 1944, ricopre l’incarico di staffetta
accompagnando dalla Svizzera all’Italia, tra gli altri, gli antifascisti
Gabriele Sicurani “Gabriani”, Saverio Tutino “Nerio”, Piero Vitali “Pierino”,
Nel corso di un altro viaggio, iniziato il 12 ottobre 1944 dalla Svizzera,
insieme alla guida Alberto Chéraz “Arturo”, accompagnò altri fuoriusciti che
volevano unirsi al gruppo di Cogne: Ferdinando Giolli (31 marzo 1924), Emilio
Macazzola (19 ottobre 1906), Giovanni Pavia (25 settembre 1920). Di questo
gruppo faceva anche parte il modenese Gino Donati (4 ottobre 1914), morto di
fatica alla Finestra Durand, e Raimondo Lazzari, unico sopravvissuto, nato il
26 giugno 1901. Il gruppo si era riunito a Doues, dopo che Lola e Pavia erano
tornati indietro per seppellire Gino Donati.
Arrivati verso le 5 di pomeriggio nei pressi di Aymavilles, vennero catturati da
una quindicina di militi del Battaglione IX settembre.
Portata, insieme ai suoi compagni, alla caserma della GNR di Villeneuve e
successivamente interrogata, venne condannata alla fucilazione.
Alle 6 del mattino, il 16 ottobre 1944, vennero fucilati; Spogliati di orologi e scarpe e creata una fossa per
seppellirli, i corpi vennero abbandonati. Lazzari, sopravvissuto, riuscì anascondersi dietro una pietra tombale e in seguito venne soccorso e affidato ai
partigiani di Cogne, dove fu curato presso l’ infermeria dal dottor Ansermin.
Da lui conosciamo tutta la storia.
(…)Lola fu poi sorpresa dai fascisti a Ville sur Sarre mentre guidava un quarto gruppo (di “svizzeri”) e fucilata insieme agli altri a Villeneuve. Si salvò il solo Raimondo Lazzari, colpito da una pallottola che gli aveva attraversato tutto il torace senza, miracolosamente, toccare organi vitali. (Fu recuperato dai partigiani alcuni giorni dopo su segnalazione di alcune donne di Villeneuve che l’avevano nascosto!).
(P.Elter…continua)